Ultime notizie

Il Ministro Calderone con il Presidente Mattarella a Latina

 
Il Ministro Calderone con il Presidente Mattarella a Latina

In occasione delle celebrazioni della Festa del Lavoro, il Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali Marina Calderone ha accompagnato il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella nella visita presso la sede della BSP Pharmaceuticals, azienda che fornisce servizi all’industria farmaceutica con un focus sull’oncologia innovativa e la produzione di nuovi biofarmaci per l’immunoterapia.

Nel suo intervento, il Ministro Calderone ha sottolineato il ruolo del lavoro come fonte di dignità per ogni essere umano: “Lavoro che deve avere caratteristiche precise: mettere l’uomo al centro, guardare al futuro, alla crescita della nostra società e alla realizzazione delle nostre vite, personali, professionali e familiari. Come Governo e come Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, come istituzioni siamo chiamati proprio a questo compito: umanizzare il lavoro, renderlo dignitoso, sicuro, stabile”.

L'intervento integrale del Ministro Calderone

Gentile Signor Presidente della Repubblica, Gentili tutti,

il mio grazie per aver voluto fortemente questo incontro qui a Latina, in un luogo simbolico per tanti motivi. Il mio ringraziamento, al Presidente Mattarella e alle autorità, si estende ai lavoratori, ai quadri, ai dirigenti e a tutti coloro che rendono questo sito produttivo e foriero di opportunità per il territorio.

In questi giorni di doverosa riflessione, in seguito alla scomparsa di Papa Francesco che ha toccato tutti noi, fedeli e non, mi piace partire proprio da una frase che il Santo Padre proferì qualche anno fa: “Tutti noi dobbiamo lottare per far sì che il lavoro sia un'istanza di umanizzazione e di futuro”.
Questo legame tra umano e futuro attraverso il lavoro è un principio che sento profondamente. Il lavoro è fonte di dignità per ogni essere umano. Non a caso la nostra Repubblica è “fondata sul lavoro”. Lavoro che deve avere caratteristiche precise: mettere l'uomo al centro, guardare al futuro, alla crescita della nostra società e alla realizzazione delle nostre vite, personali, professionali e familiari.
 
Come governo e come Ministero del Lavoro, come istituzioni, siamo chiamati proprio a questo compito: umanizzare il lavoro, renderlo dignitoso, sicuro, stabile. Come ha ricordato il Presidente della Repubblica nel discorso di fine anno, i numeri del nostro mercato del lavoro sono molto positivi, pur permanendo criticità in particolare sulla partecipazione di giovani e donne al lavoro, che sono due antichi limiti del nostro sistema paese.

Accanto alla soddisfazione nel vedere la crescita dell'occupazione e il calo della disoccupazione, che ha ormai raggiunto una percentuale in linea con quella europea, sono consapevole della responsabilità del ruolo del Ministro del Lavoro. So che c'è ancora tantissimo da fare.

Umanizzare il lavoro significa soprattutto dare nuove e rinnovate opportunità a chi non le ha mai avute, come spesso capita ai più giovani e alle donne. Ci ritroviamo in questo luogo, terra di immigrazione interna, prima dal nord a poi dal sud, e oggi anche terra di accoglienza per persone che qui arrivano per lavorare e crescere. Una terra di accoglienza e anche di opportunità, dove non mancano criticità, problemi e incertezze.

Su tutti questi temi, lo Stato sta operando per i suoi cittadini, con una visione che include le sfide delle innovazioni tecnologiche, che già oggi ci obbligano a mettere in discussione delle prassi consolidate e tante certezze che ci sembravano acquisite per sempre.

Quando parlo di Stato, mi riferisco a un sistema multilivello, che include gli enti locali e territoriali e travalica i nostri confini per porre istanze, processi e progetti nel contesto europeo e, ancora oltre, mondiale.
 
In vista del 1° maggio, della Festa dei Lavoratori, su questi temi auspico che il dibattito civile e sociale, corroborato dal fondamentale ruolo delle parti sociali, si concentri sulle strategie per un nuovo protagonismo nel mondo del lavoro dei giovani e delle donne. Due driver necessari per far crescere ancora l'occupazione nel nostro paese, garantendo la continuità e la produttività del nostro tessuto produttivo.

Ovviamente non bastano gli incentivi, seppur consistenti, per superare ostacoli che sono di natura strutturale e oserei dire anche culturale. Guardiamo all'enorme questione formativa, più complessa per le donne e nel mezzogiorno per cause risalenti nel tempo. Ma anche alla grande questione giovanile che chiede una rinnovata cultura del lavoro, finalizzata anche alla ricerca di un equilibro tra tempi di vita e tempi di lavoro.
Abbiamo poi la questione demografica, che sta restringendo sempre di più gli spazi per l'incrocio tra domanda e offerta di lavoro, soprattutto se messa in relazione alle competenze richieste dalle aziende, soprattutto in area STEM. Un altro gap da colmare insieme, istituzioni locali, nazionali e comunitarie.

Le competenze scientifiche sono il futuro del mondo del lavoro, e in questo luogo sapete benissimo di cosa sto parlando: sono il futuro del nostro ciclo formativo e sono già la principale necessità del nostro tessuto produttivo. Un lavoratore su due tra quelli cercati dalle aziende è a cosiddetta “difficile reperibilità”. Sono dati che ci obbligano a individuare soluzioni innovative.
 
Le innovazioni tecnologiche, l'automazione, l'intelligenza artificiale, stanno cambiando il mondo del lavoro. È una tendenza globale che dobbiamo analizzare e accompagnare verso il futuro, per richiamare di nuovo le parole di Papa Francesco.

Ma l'applicazione dell'intelligenza artificiale nel mondo del lavoro deve essere “umanocentrica”. Deve essere uno strumento dell'uomo e mai il contrario. Mai il lavoro dovrà essere alienante, mai l'uomo dovrà essere strumento delle macchine.

Su questo punto dobbiamo essere tutti uniti per farne un baluardo del nostro modello sociale europeo del futuro.
L'umanizzazione del lavoro comprende anche il concetto di legalità. Ieri è stata la Giornata mondiale della salute e della sicurezza sul lavoro. Su questo fronte stiamo facendo uno sforzo importante, con un aumento poderoso dei controlli, delle sanzioni, delle forze ispettive e tecnologiche messe in campo.

Su questo tema è necessaria una sempre più stretta collaborazione con le parti sociali, sindacali e datoriali, oltre che con le istituzioni territoriali, Regioni e Comuni in primis.

In questa terra ferita dalla morte violenta di Satnam Singh, il richiamo alla legalità, al rispetto delle regole e del vivere civile vuole essere ancora più forte. Il calo delle vittime del caporalato nel 2024 rispetto all'anno precedente, e l'impegno profuso per migliorare l'efficacia dei controlli è parte della nostra risposta concreta a quel “mai più” che abbiamo sentito risuonare a gran voce.
 
Un lavoro regolare e sicuro è la premessa che dobbiamo richiedere e offrire, sempre. Non sono accettabili compromessi. La legalità è un grande investimento soprattutto per le aziende, che oggi sulla credibilità e sulla sostenibilità dei loro processi produttivi giocano gran parte del proprio successo.

In vista del 1° maggio, il nostro obiettivo è coniugare la crescita economica con la coesione sociale. Questo è il nostro modello di sviluppo, indicato fin dalla Carta fondamentale della nostra Repubblica.
Lavoro e diritti, un binomio che non si può scindere. Grazie.

  • Enel Prima Vera - Rata Vera
  • Fineco Change is Good
  • Fineco Change is Good
  • Fineco Change is Good
  • Fineco Change is Good
  • villa mafalda 300x600
Rimani sempre aggiornato sulle notizie di tuo interesse iscrivendoti alla nostra Newsletter
Notizie dello stesso argomento
Urso incontra Ministro Rasmussen su politiche industriali Ue, investimenti e AI Hub per l’Africa
30/05/2025
Urso incontra Ministro Rasmussen su politiche industriali Ue, investimenti e AI Hub per l’...
Confindustria Nautica al Congresso ICOMIA 2025 a Palma de Mallorca
30/05/2025
Confindustria Nautica al Congresso ICOMIA 2025 a Palma de Mallorca
Fincantieri: varata a Monfalcone “Mein Schiff Flow”
30/05/2025
Fincantieri: varata a Monfalcone “Mein Schiff Flow”
SACE firma cinque accordi in Uzbekistan e Kazakistan per l’export italiano
30/05/2025
SACE firma cinque accordi in Uzbekistan e Kazakistan per l’export italiano