E’ estremamente importante fare un lavoro di sintesi tra tutti i contributi e i soggetti coinvolti nella filiera del turismo e condividere tutte le azioni da mettere in campo. Il turismo non è un settore di secondo piano, è una scelta di politica industriale che il nostro Paese deve fare con determinazione. Dobbiamo fare molto di più e possiamo farlo mettendo a sistema competenze e capacità anche da altri settori e da tutto il sistema economico del Paese”. Ad affermarlo il nostro segretario generale, Otello Gregorini, concludendo i lavori dell’iniziativa “Una nuova visione del turismo in Romagna”, convegno promosso da CNA Ravenna sullo stato di salute del settore e sulle sue sfide e prospettive di sviluppo future, in uno scenario sempre più complesso, condizionato dai cambiamenti climatici, dall’impatto della digitalizzazione e dalle nuove tendenze e abitudini di viaggio.
I temi cruciali della sostenibilità – economica, sociale e ambientale – dell’innovazione e della digitalizzazione, della qualità delle strutture ricettive, dei margini operativi per le imprese, della logistica e delle infrastrutture generali, della necessità di una nuova visione di territorio e di un equilibrio tra le diverse tipologie di offerta, meritano di essere messi al centro di una riflessione approfondita. Per far fronte all’evoluzione delle tecnologie, alla gestione degli effetti dei cambiamenti climatici e alla capacità di intercettare nuove abitudini di viaggio, il settore deve dotarsi di strumenti adeguati non solo per interpretare il presente, ma anche per orientare il futuro.
Ad aprire i lavori del convegno il presidente della CNA territoriale, Matteo Leoni (nella foto). “Occorre un approccio di sistema – ha affermato Leoni – una discussione seria sul turismo che coinvolga le imprese e i decisori politici e si sviluppi sulle prospettive future. Tre sono i principali ambiti su cui riteniamo si debba intervenire: la logistica e i trasporti, in un’ottica intermodale, la riqualificazione delle strutture ricettive di ogni genere e la diversificazione dell’offerta che esca dalla logica di esclusività del balneare e consideri le nuove tendenze e richieste di viaggio”.
All’intervento di Leoni hanno fatto seguito i saluti istituzionali portati dal sindaco di Cervia, Mattia Missiroli, del presidente della CNA comunale di Cervia, Francesco Magnani, della presidente di CNA Turismo e Commercio Emilia-Romagna, Laura Sillato e del sindaco di Rimini e presidente di Visit Romagna, Jamil Sadegholvaad.
All’iniziativa sono intervenuti Mirko Lalli, ceo e founder di Data Appeal, che ha esaminato l’impatto dell’intelligenza artificiale sul settore, e Giuseppe Giaccardi, ceo e founder dello Studio Giaccardi e Associati, che ha riportato gli effetti dei cambiamenti climatici sulle destinazioni turistiche e sui tipi di viaggio.
Il presidente della Regione Emilia-Romagna, Michele de Pascale, ha ripreso i temi trattati durante la serata, portando il punto di vista della Regione: “Per quanto riguarda la logistica vanno intercettate due tendenze: abbiamo una quota rilevantissima di turisti di prossimità, che però sono in difficoltà anche economiche, come succede per tutto il turismo nazionale – ha affermato De Pascale – Dobbiamo quindi migliorare la nostra capacità di raggiungibilità per renderci ancora più attrattivi per questi clienti sempre più orientati ai fine settimana e ai soggiorni brevi. Per farlo occorre investire sulle connessioni su ferro, potenziando la linea ferroviaria per le località costiere, e completando gli interventi sul nodo di Bologna e sull’A14. Dobbiamo poi aumentare la nostra capacità di essere attrattivi verso il turismo internazionale potenziando il sistema aeroportuale della Regione e in particolare della Romagna. Anche l’offerta balneare necessita di un passo avanti, per questo è fondamentale presidiare attentamente la questione delle concessioni balneari. Fare investimenti in questi settori è sempre più complesso perché non ci sono prospettive di lungo termine se non si risolvono alcuni nodi creati dalla Bolkestein, a partire dalla questione degli indennizzi. Infine, sulla qualità ricettiva: è urgente avviare un confronto per scrivere una nuova norma che tenga conto delle esigenze di chi fa impresa, un sistema di strumenti urbanistici, finanziari e sulla classificazione che ci permettano di fare il salto di qualità”.