Frodi nel trading e nell'intermediazione bancaria, nuovi guai per Massimo Segre

Massimo Segre (nella foto) è coinvolto in un'indagine della Procura di Torino su presunte frodi nel trading e nell'intermediazione bancaria. La Guardia di Finanza ha notificato 25 avvisi di chiusura indagini, coinvolgendo, oltre a Segre, altre persone e società. Tra queste ultime figura la Directa Sim di Torino, riconducibile a Segre e quotata sul mercato Euronext Growth Milan gestito da Borsa Italiana.

Le ipotesi di reato includono abusivismo bancario, falso in bilancio, corruzione tra privati e attività di mediazione creditizia non autorizzata. Secondo le indagini, dal 2019 al 2023, Directa Sim avrebbe gestito annualmente circa 300 milioni di euro affidati da clienti istituzionali, utilizzandoli per finanziare istituti di credito in difficoltà. Questi ultimi avrebbero riconosciuto alla Sim tassi d'interesse superiori a quelli corrisposti ai depositanti, operazione che sarebbe stata svolta senza le necessarie autorizzazioni.

Directa Sim ha dichiarato: "Siamo un'azienda solida, da trent'anni punto di riferimento nel settore, che ha fatto della trasparenza e correttezza di gestione un proprio punto d'orgoglio. L'inchiesta non influenza in alcun modo la continuità operativa; tutte le attività proseguono regolarmente". La società ha inoltre sottolineato che i bilanci sono certificati dalle principali società di revisione, che non hanno mai sollevato rilievi.

Segre è stato assolto in via definitiva in un'altra vicenda giudiziaria riguardante la Thesan Savio, azienda produttrice di componenti per serramenti. In quel caso, le accuse erano relative al mancato versamento di circa un milione di euro tra IVA e ritenute, ma il Tribunale ha riconosciuto la correttezza del suo operato, dichiarando che il fatto non costituiva reato.