Economia

Fondo di fondi, la proroga al 2026 e il nodo delle regole. L’allarme di Natali e l’impegno politico di Freni e Centemero

di Luca Andrea
 
Fondo di fondi, la proroga al 2026 e il nodo delle regole. L’allarme di Natali e l’impegno politico di Freni e Centemero
L’avvio del Fondo Nazionale Strategico Indiretto (FNSI), pensato per sostenere le PMI italiane quotate, sta incappando in una serie di ostacoli burocratici e rallentamenti. Il rinvio della scadenza per presentare le domande al 30 giugno 2026 è stato letto da molti osservatori come un segnale di debolezza dell’intera iniziativa. Tra questi, Giovanni Natali, presidente di AssoNext, ha espresso forte preoccupazione: “Il fatto che abbiano prorogato al 30 giugno 2026 la presentazione delle domande vuol dire che non c’è proprio la fila fuori dalla porta. Non è una bellissima notizia.”

Natali, riconosciuto come uno dei massimi esperti del settore, mette in evidenza il rischio che il fondo di fondi, nato per favorire la crescita delle piccole e medie imprese quotate, stia scivolando fuori dai radar proprio a causa di regolamenti troppo macchinosi e vincolanti. La complessità delle condizioni, infatti, sembra scoraggiare i fondi potenzialmente interessati e rischia di escluderne altri per via dei numerosi paletti imposti.

Dal punto di vista politico, tuttavia, non mancano gli sforzi per far decollare l’iniziativa. Il sottosegretario al MEF Federico Freni ha ribadito l’impegno del governo per rendere il FNSI operativo entro il 2025, con l’obiettivo di creare un ambiente più favorevole per le quotazioni. Anche il deputato Giulio Centemero ha sottolineato come il lavoro normativo sia stato pensato per dare stabilità e fiducia al mercato, e che ora serve uno sforzo condiviso per semplificare le procedure.

Insomma, da una parte c’è il timore espresso da Natali, che vede nella proroga e nella complessità del regolamento un segnale di disinteresse e di difficoltà. Dall’altra, c’è l’impegno politico di figure come Freni e Centemero, che stanno lavorando per portare a compimento il progetto e renderlo più accessibile. Resta tuttavia il nodo fondamentale: se il regolamento resta così complesso, molti fondi potrebbero non trovare conveniente aderire, lasciando il fondo di fondi a corto di partecipanti.

Si dovrà verosimilmente arrivare a una semplificazione radicale delle regole per evitare che il progetto naufraghi prima ancora di partire.
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