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Fisco: dai Commercialisti proposte correttive e integrative ai decreti attuativi della riforma

 
Fisco: dai Commercialisti proposte correttive e integrative ai decreti attuativi della riforma
Il Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili ha inviato al Viceministro dell’Economia Maurizio Leo una serie di proposte correttive e integrative dei decreti attuativi della riforma tributaria.

Dopo la prima fase di attuazione della riforma che ha già visto l’emanazione di ben 14 decreti attuativi”, afferma il Presidente del Consiglio Nazionale Elbano de Nuccio (nella foto), “riteniamo importante che si proceda con un’attività di perfezionamento delle norme. In questo contesto, con il consueto spirito propositivo, abbiamo elaborato proposte mirate, tra l’altro, ad un’ulteriore razionalizzazione e semplificazione degli adempimenti e del calendario fiscale. In ambito IVA e di composizione negoziata della crisi di impresa, abbiamo elaborato una proposta che, conciliando l’obiettivo del risanamento dell’impresa con la necessità di evitare abusi, consenta all’imprenditore di essere esentato dall’annotazione delle note di variazione IVA ricevute dai creditori e al versamento della connessa imposta”.

Per il Consigliere Tesoriere con delega alla fiscalità, Salvatore Regalbuto, “le proposte hanno lo scopo di superare alcune criticità che sono già emerse e, al contempo, di migliorare la portata delle norme, dallo statuto dei diritti del contribuente all’accertamento e al processo tributario, dalle imposte dirette e IVA al regime sanzionatorio. Di rilievo è anche la proposta che mira ad escludere i curatori delle eredità giacenti dai soggetti tenuti al pagamento delle imposte nelle more dell’accettazione dell’eredità. Affrontiamo anche il tema del concordato preventivo biennale a partire dalla prossima scadenza per l’adesione del 31 luglio che rischia di congestionare l’attività degli studi professionali nel periodo di più intenso lavoro a discapito degli obiettivi che si pone l’istituto, proponendo l’allineamento della scadenza con quella per la presentazione delle dichiarazioni dei redditi”.

“Sul concordato preventivo biennale”, conclude Regalbuto, “al di là delle singole proposte migliorative, avanzate auspichiamo e solleciteremo un ampio confronto che consenta di rendere lo strumento più consono agli obiettivi per il quale è stato introdotto nel nostro ordinamento”.
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