Palazzo Strozzi e il Museo di San Marco a Firenze accolgono Beato Angelico, con una grande mostra dedicata all’artista simbolo dell’arte del Quattrocento e uno dei principali maestri dell’arte italiana di tutti i tempi.
L’esposizione, realizzata in collaborazione tra Fondazione Palazzo Strozzi, Ministero della Cultura - Direzione regionale Musei nazionali Toscana e Museo di San Marco, e che vede come Main Partner Intesa Sanpaolo, celebra il padre del Rinascimento e i suoi rapporti con pittori come Lorenzo Monaco, Masaccio, Filippo Lippi, ma anche scultori quali Lorenzo Ghiberti, Michelozzo e Luca della Robbia.
La cura della prima grande mostra a Firenze dedicata all’artista, esattamente dopo settant’anni dalla monografica del 1955, è affidata a Carl Brandon Strehlke, Stefano Casciu, e Angelo Tartuferi.
Apprezzato per i suoi dipinti, famosi per la maestria nella prospettiva, l’impiego della luce e il rapporto tra figure e spazio, il frate pittore passò alla storia anche per il suo profondo senso religioso, fondato su una meditazione del sacro in connessione con l’umano.
Fino al 25 gennaio Palazzo Strozzi e il Museo di San Marco vedranno sfilare oltre 140 opere tra dipinti, disegni, miniature e sculture provenienti da prestigiosi musei, dal Louvre di Parigi alla Gemäldegalerie di Berlino, dal Metropolitan Museum of Art di New York alla National Gallery di Washington e i Musei Vaticani, oltre che da collezioni italiane e internazionali, chiese e istituzioni territoriali.
Frutto di oltre quattro anni di preparazione, il progetto ha permesso di riunificare pale d’altare smembrate e disperse da oltre duecento anni.
“Palazzo Strozzi - commenta Arturo Galansino, Direttore Generale della Fondazione Palazzo Strozzi - torna a celebrare il Rinascimento fiorentino con la prima grande mostra dedicata a Beato Angelico a Firenze in oltre settant’anni. Questo progetto riafferma la centralità di Beato Angelico nella storia dell’arte e offre nuove scoperte sulla sua storia e la sua fortuna, in dialogo con i protagonisti della cultura figurativa del suo tempo”.
Il percorso affronta diversi temi, dalle novità introdotte dal linguaggio di Beato Angelico - che coniuga l’eredità della tradizione alle novità rinascimentali e dove l’oro e i colori brillanti si fondono con una nuova attenzione allo spazio - ai rapporti con i Medici, dalle grandi committenze ai fortunati soggiorni a Roma e a Firenze.
Nella foto: Beato Angelico, Allestimento, Palazzo Strozzi e Museo di San Marco, Firenze, 2025 | Foto: © Ela Bialkowska, OKNO Studio