Economia

Evocato il Golden power su Borsa Italiana. Scontro politico sul destino degli Etf?

di Redazione
 
Evocato il Golden power su Borsa Italiana. Scontro politico sul destino degli Etf?
Gli Etf (acronimo di Exchange Traded Funds) sono fondi o SICAV a basse commissioni di gestione negoziati in Borsa come le normali azioni. Si caratterizzano per il fatto di avere come unico obiettivo quello di replicare fedelmente l’andamento e quindi il rendimento di indici azionari, obbligazionari o di materie prime. Il mercato regolamentato gestito da Borsa Italiana e dedicato a questi strumenti si chiama ETFplus.

Nati negli Stati Uniti nei primi anni ’90, gli ETF sono entrati a far parte dei titoli a disposizione degli investitori italiani a partire dal settembre 2002.e Da allora hanno conseguito un successo crescente, testimoniato dall’incremento sia dei volumi degli scambi che delle masse in gestione e dal sempre più elevato numero di ETF portati in negoziazione nel mercato ETFplus.

Il golden power è una norma nata con un decreto legge nel 2012I e prende le mosse dalla precedente golden share. Il golden power consente al governo di bloccare o dettare particolari condizioni a specifiche operazioni finanziarie su settori considerati strategici come quello della come difesa, energia e telecomunicazioni. L'uso di questo strumento è stato ampliato negli anni, includendo anche la robotica e la protezione dei dati personali, mentre recentemente sono stati inseriti anche i comparti dell’alimentazione, della finanza e delle assicurazioni. Solo nel 2024, il Golden power è stato prefigurato 661 volte, mentre il suo uso effettivo è stato registrato per 27 casi.

Borsa Italiana, nata nel 1998, vene acquisita nel 2007 dal London stock exchange. Dopo il fallito tentativo di Lse di fondersi con Deutsche boerse, Borsa italiana venne ceduta ad Euronext che agì in cordata con Cdp e Intesa Sanpaolo. Il capitale di Euronext per il 23,44% è in mano ad un insieme di azionisti di riferimento, all'interno del quale Cdp equitiy con l'8,04% e Intesa Sanpaolo con l'1,54%. Un altro 8,04% è posseduto da Caisse des Dépôts et Consignations, in praticata l'equivalente francese di Cassa e depositi.  

Ora il ministro Tajani (nella foto) temendo che il progetto di Euronext per una piattaforma unificata degli Etf possa portare a uno svuotamento della piazza finanziaria del paese evoca la possibilità di apporre la golden power al progetto, ma ciò potrebbe anche avere sullo sfondo una prova di forza all'interno della compagine politica, tenendo presente che il titolare del dicastero di via XX Settembre è espressione della Lega, partito con il quale recentemente c'è stata più di una frizione da parte del ministro degli Esteri, in particolare sui temi dell'Europa. C'è poi una seconda possibilità legata allo scontro in atto tra Italia Francia su vari dossier economici e finanziari e che potrebbe allungarsi anche a questo caso.
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