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Emergenza idrica in Puglia

di Redazione
 
Emergenza idrica in Puglia
La Puglia entra ufficialmente in emergenza idrica. Le scarse piogge sulle fonti e il crollo delle riserve negli invasi, ormai inferiori al 50% della media degli ultimi dieci anni, hanno spinto la giunta regionale ad approvare il Piano di emergenza per il superamento della crisi idrica 2025-2026, condiviso con Acquedotto Pugliese (Aqp). La situazione è definita “di severità elevata” dall’Osservatorio permanente sugli utilizzi idrici dell’Appennino meridionale. Per i prossimi mesi, la disponibilità d’acqua potabile non è garantita.

Il dato più allarmante riguarda gli invasi, per i quali è prevista una riduzione del 62% entro dicembre. La diga di Occhito, principale bacino idrico della regione, è a rischio di “volume morto”. Da ottobre, Aqp ha quindi avviato un piano straordinario di contenimento delle pressioni sulla rete, con riduzione della pressione nelle abitazioni e priorità assoluta all’uso potabile rispetto a quello agricolo e industriale.

A partire dal 20 ottobre, le restrizioni hanno già interessato Foggia e provincia, dove i cittadini registrano cali di pressione soprattutto nelle ore serali. La misura sarà estesa progressivamente ad altri territori per salvaguardare le risorse idriche residue.

Parallelamente, Aqp ha lanciato la campagna “Siamo in crisi idrica”, diffusa in tutti i comuni pugliesi e rilanciata dai sindaci sui canali istituzionali e social. Il messaggio, dallo stile sobrio e diretto, richiama l’urgenza di una crisi “la più grave del millennio. Il tono asciutto, ispirato ai codici delle allerte meteo, è pensato per sensibilizzare i cittadini sulla necessità di ridurre i consumi e limitare gli sprechi.

Spiega Aqp: “Le scarse precipitazioni ci impongono riduzioni di pressione su tutta la rete per garantire il servizio a tutte le comunità servite”. E dunque ognuno deve fare la propria parte. Tra le azioni consigliate: utilizzare lavatrici e lavastoviglie solo a pieno carico, preferire la doccia al bagno, riparare le perdite e installare un’autoclave con serbatoio di accumulo per assicurarsi acqua anche ai piani alti.

Con una disponibilità delle sorgenti ridotta del 28% e invasi quasi dimezzati, l’acqua potabile sarà garantita, secondo le stime regionali, solo fino a gennaio. Il tempo stringe, e la Puglia si trova ora a fronteggiare una delle sue sfide più difficili, quella di preservare il bene più prezioso, l’acqua.

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