Esteri

Elezioni Germania: Friedrich Merz, conservatore e "nemico" di Angela Merkel

di Demetrio Rodinò
 

Le elezioni di oggi hanno sancito la vittoria dell'Unione, l'alleanza tra la CDu e la CSU, e quindi la candidatura di Friedrich Merz a ricevere il mandato per formare il nuovo governo. Un compito non facile, davanti al quale Merz dovrà mostrare che la sua fama di politico navigato (anche se è entrato in parlamento nel 2021, ha alle spalle lunghi anni di militanza) lo aiuterà a trovare la difficile soluzione al rebus della formazione del futuro gabinetto.

Considerato un conservatore Merz - con un passato di uomo di legge, da giudice e da avvocato, è stato anche presidente del consiglio di sorveglianza di BlackRock Germania - è stato rivale di lunga data di Angela Merkel.

Merz, come la CDU, segue posizioni politiche di centro-destra ed è considerato un politico socialmente conservatore e favorevole alle imprese. 

Da sempre è sostenitore di una politica fiscale non troppo punitivo, sostenendo l'opportunità di abbassare le tasse sui redditi e sulle aziende, oltre che di snellire la burocrazia. Un passaggio quest'ultimo che ritiene necessario per dare impulso alle aziende e all’innovazione e adattare le condizioni quadro per l’industria in Germania per aumentare gli investimenti privati.

Ha anche sempre ritenuto necessario creare le condizioni per rendere la Germania più attraente per le startup e ha affermato che, da cancelliere, vuole creare un nuovo ruolo ministeriale per concentrarsi sulla digitalizzazione e sull’intelligenza artificiale.

Il leader della CDU ha anche dichiarato che potrebbe essere aperto a una riforma della tanto contestata norma tedesca sul freno al debito , che limita l’entità del debito che il governo può contrarre e limita il deficit di bilancio strutturale del governo federale.

Merz è stato molto critico nei confronti delle politiche economiche del governo di Olaf Scholz, sostenendo che siano la causa della crisi del Paese e chiedendo grandi cambiamenti.

Sul fronte della politica estera, Merz, durante la Conferenza sulla sicurezza di Monaco di Baviera dello scorso fine settimana, ha suggerito che la Germania debba assumere una posizione di leadership più forte all’interno dell’Europa e ha affermato che la guerra in Ucraina deve giungere presto al termine, indicando al contempo che sarebbe aperto ad ulteriori consegne di armi al paese in guerra.

Una questione politica che ha messo Merz in difficoltà è l’immigrazione. Ha sostenuto misure di sicurezza rafforzate, maggiori deportazioni di immigrati irregolari e controlli di frontiera più rigidi, criticando le attuali politiche tedesche in materia di asilo e migrazione, collegandole ad alcuni episodi di violenza messi in atto da persone destinate all'espulsione.

A gennaio una mozione non vincolante, proposta da Merz per una stretta delle politiche di accoglienza, è stata sostenuta dall’AfD, creandogli non pochi problemi, che ha cercato di risolvere prendendo le distanza dal partito di dell’estrema destra.

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