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Def, Fioravanti: “Riforma del Tuel e delega fiscale per riordinare la finanza locale”

 
Def, Fioravanti: “Riforma del Tuel e delega fiscale per riordinare la finanza locale”

“I Comuni e le Città metropolitane continuano a dimostrare una straordinaria capacità di investimento che nel 2024 ha toccato quasi 19 miliardi di euro e anche il primo trimestre del 2025 registra un incremento di 400 milioni rispetto al 2024. Tuttavia resistono dei blocchi ai pagamenti anticipati dai Comuni per strettoie burocratiche così come desta preoccupazione la ripresa della politica dei tagli alle risorse correnti nel periodo 2025-2029”. Così il presidente del Consiglio Nazionale dell’Anci e sindaco di Ascoli Piceno, Marco Fioravanti (nella foto), intervenuto in audizione sul Def davanti alle commissioni congiunte Bilancio di Camera e Senato (consulta il documento presentato) nella giornata che precede l’incontro, a Torino, con il vicepresidente esecutivo della Commissione Europea, Raffaele Fitto.

“Questi malfunzionamenti del circuito finanziario – ha spiegato Fioravanti – destano particolare preoccupazione soprattutto sul versante Pnrr, essendo ormai entrati nel periodo di più intensa attuazione degli interventi e quindi di maggior richiesta di erogazioni. E tangibile – ha rimarcato il sindaco di Ascoli Piceno – il contributo improprio che gli enti locali stanno dando all’attuazione del Piano anticipando i pagamenti dovuti con risorse proprie, una pratica non proprio indolore. I ritardi nelle erogazioni producono, inoltre, forti ostacoli nel raggiungimento della normalizzazione dei ritardi di pagamento dei debiti commerciali e concorrono all’insorgenza di crisi finanziarie a volte insanabili”.

Ricordando come “la progressiva perdita di margini finanziari per gli enti locali, determinata dai drastici tagli dei precedenti governi dello scorso decennio, abbia consumato la quasi totalità della pressione fiscale disponibile”, Il presidente del Consiglio Nazionale Anci ha auspicato che questa e altre problematiche siano risolte nella delega fiscale “che costituisce l’occasione per un significativo ampliamento di flessibilità nella gestione e nella dimensione delle entrate proprie dei Comuni”.

Fioravanti ha poi ribadito la richiesta recapitata al governo, “sempre disponibile ad ascoltare le esigenze dei territori”, di “un convinto impegno a rendere più flessibile il Fondo crediti di dubbia esigibilità, che ha superato i 6 miliardi annui con forte concentrazione nelle grandi Citta e nel Sud, consentendo il calcolo sui risultati del solo anno precedente. Un’urgenza – ha concluso – pari a quella riguardante la riforma del Tuel, per arrivare a disposizioni incisive sulla disciplina sulle crisi finanziarie degli enti locali, oggi caratterizzata da norme farraginose e inefficaci che colpiscono circa 500 Comuni che necessitano urgenti azioni di sostegno”.

 
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