Economia

Credito ancora in salita per le PMI, nonostante il taglio dei tassi della BCE

di Luca Andrea
 
Credito ancora in salita per le PMI, nonostante il taglio dei tassi della BCE
Il tanto atteso cambio di rotta da parte della Banca centrale europea è arrivato. Con il taglio di 25 punti base deciso oggi, il tasso sui depositi scende al 2%, quello sui rifinanziamenti principali al 2,15% e il tasso sui prestiti marginali al 2,40%. È l’inizio ufficiale di una nuova fase espansiva nella politica monetaria dell’Eurozona, dopo due anni segnati da continui rialzi per contenere l’inflazione. Tuttavia, l’effetto di questo allentamento rischia di non farsi sentire là dove sarebbe più urgente: nell’accesso al credito per le piccole e medie imprese italiane. Secondo un’analisi del Centro studi di Unimpresa, infatti, il costo dei finanziamenti per le PMI resta elevato, con tassi medi sopra il 5,5% per prestiti inferiori ai 250.000 euro. Una soglia ben oltre la media europea, che si attesta al 4,8%.

Il quadro delineato da Unimpresa è chiaro: nonostante il taglio dei tassi, il credito alle imprese non finanziarie continua a contrarsi (-1,6% su base annua ad aprile). Il flusso netto di nuovi prestiti rimane negativo e gli istituti bancari si dimostrano ancora estremamente selettivi. A pesare sono standard di concessione rigidi, richieste di garanzie più onerose e spread elevati, soprattutto per le microimprese. Le difficoltà derivano da vari fattori: da un lato, l’inerzia delle banche nel trasferire il calo del costo del denaro ai clienti; dall’altro, la struttura debole di molte PMI italiane, penalizzate da dimensioni ridotte, margini erosi dall’inflazione e assenza di un rating formale.

Anche gli strumenti pubblici di sostegno, come il Fondo centrale di garanzia per le PMI, risultano oggi meno efficaci. Dopo il boom pandemico, il Fondo ha visto una contrazione delle risorse e una stretta normativa sull’accesso, complice la disciplina europea sugli aiuti di Stato. La sua capacità di copertura resta teoricamente elevata (fino all’80% del rischio), ma nei fatti è oggi meno inclusiva e più burocratizzata. Secondo Giuseppe Spadafora, vicepresidente di Unimpresa, “occorrono misure complementari al taglio dei tassi: serve un rafforzamento degli strumenti pubblici di garanzia, un impegno del sistema bancario e l’attivazione di canali alternativi di finanziamento, come i minibond, il fintech e il credito diretto. Altrimenti la svolta della BCE resterà confinata ai grandi gruppi”.

Il taglio dei tassi agisce a livello macro sulla raccolta delle banche, ma non garantisce un immediato calo dei tassi praticati ai clienti. Gli istituti puntano a recuperare margini compressi negli anni precedenti, orientandosi su clientela più redditizia e meno rischiosa: grandi aziende e multinazionali. Le PMI, invece, restano penalizzate da:

• tempi lunghi di istruttoria (oltre 40 giorni),

• alta percentuale di richieste rifiutate o ridimensionate (oltre il 30%),

• costi fissi bancari non proporzionati alla piccola dimensione dei prestiti.


A complicare il quadro, ritardi nei pagamenti della Pubblica amministrazione e dei grandi committenti, che aggravano la posizione finanziaria delle imprese più fragili. Se davvero la politica monetaria vuole avere un impatto sull’economia reale, servono interventi strutturali: più garanzie pubbliche, strumenti innovativi di finanziamento, semplificazione normativa, incentivi per le banche che sostengono la microimprenditorialità.

In un’Italia in cui le PMI costituiscono oltre il 90% del tessuto produttivo, lasciarle senza credito equivale a frenare la ripresa economica. Il taglio dei tassi è solo il primo passo. Il resto del percorso – finanziario, normativo e culturale – è ancora tutto da costruire.

  • Poste Italiane giugno 2025
  • Enel Prima Vera - Rata Vera
  • Fineco Change is Good
  • Fineco Change is Good
  • Fineco Change is Good
  • Fineco Change is Good
  • villa mafalda 300x600
Rimani sempre aggiornato sulle notizie di tuo interesse iscrivendoti alla nostra Newsletter
Notizie dello stesso argomento
Tax Freedom Day 2025, da oggi gli italiani lavorano (finalmente) per sé stessi
07/06/2025
di Redazione
Tax Freedom Day 2025, da oggi gli italiani lavorano (finalmente) per sé stessi
Banca Ifis svela numeri, impatti e sfide del sistema sportivo italiano: il calcio è un motore da 40 miliardi
06/06/2025
di Redazione
Banca Ifis svela numeri, impatti e sfide del sistema sportivo italiano: il calcio è un mot...
Giocamondo Study: 1° giorno di negoziazioni il titolo chiude in crescita del +15%
06/06/2025
di Redazione
Giocamondo Study: 1° giorno di negoziazioni il titolo chiude in crescita del +15%
Piazza Affari prolunga il rally: FTSE MIB oltre quota 40.600 punti, bene Recordati e Unipol
06/06/2025
di Luca Andrea
Piazza Affari prolunga il rally: FTSE MIB oltre quota 40.600 punti, bene Recordati e Unipo...