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Cina: tra rally azionario e leadership tecnologica
di Bob Homan, Chief Investment Officer di ING

Dopo un periodo prolungato di performance molto deboli, Il rally azionario cinese è da considerarsi in parte un rimbalzo, sostenuto da solidi risultati nel secondo trimestre. Tuttavia, noi rimaniamo positivi sulle azioni cinesi anche nel medio-lungo termine. Le valutazioni sono infatti interessanti e per quest’anno è attesa una crescita positiva degli utili. A livello di trend strutturali, la Cina è l’unico Paese al Mondo che, accanto agli Stati Uniti, sta sviluppando in modo serio le tecnologie del futuro, in particolare l’AI, e ha iniziato a mostrare progressi significativi anche in altri settori, come le biotecnologie. Naturalmente, l’economia cinese presenta alcune criticità, a partire dai dazi imposti dagli Stati Uniti sulle merci e dalla la crisi immobiliare. Sul primo fronte, ci aspettiamo probabilmente altri alti e bassi, ma al momento sembra esserci un allentamento nella disputa commerciale tra Cina e USA. I problemi del settore immobiliare in Cina sono presenti ormai da anni, ma, anche in questo caso, ci si sta avvicinando pian piano a un punto di stabilizzazione. Inoltre, il governo cinese dovrebbe stimolare ulteriormente l’economia quest’anno, alleggerendo anche i vincoli sulla supervisione delle big tech e sollecitando un ritorno dei loro fondatori.
Settore Tech e AI cinese – valutazioni attraenti
Il forte recupero di grandi player come Alibaba, Tencent e PDD è supportato da risultati solidi. Le valutazioni del settore tecnologico e AI in Cina sono più attraenti rispetto a quelle dei mercati occidentali, con multipli p/e più bassi e prospettive di crescita comparabili. Non vediamo segnali di surriscaldamento: le valutazioni risultano contenute sia rispetto al resto del mondo, sia in confronto alla loro stessa storia.
Ci aspettiamo che l’AI cinese e quella statunitense prendano due traiettorie diverse, con la prima utilizzata prevalentemente in Cina e nella regione asiatica e la seconda nel resto del mondo. Anche in quest’ottica, comunque, la combinazione tra l’ampiezza della popolazione cinese e la rapida diffusione di queste tecnologie apre scenari molto favorevoli per il mercato azionario del Paese.
Oltre la tecnologia: settori da osservare
Lo sviluppo delle infrastrutture sarà positivo per le imprese edili, le utility e le banche che le finanzieranno. Oltre alla tecnologia e all’AI, settori come le energie rinnovabili, la sanità e i beni di consumo possono trarre beneficio dalle priorità di politica economica. Le rinnovabili sono stimolate dagli obiettivi di neutralità carbonica al 2060, con opportunità per le aziende attive nel solare e nell’eolico. La sanità cresce grazie all’invecchiamento della popolazione e alla crescente domanda di cure di qualità. I consumi, come il lusso e l’e-commerce, beneficiano dell’espansione della classe media e dell’urbanizzazione. Da non dimenticare infine l’industria automobilistica, con BYD che guida il mercato delle auto elettriche e Xiaomi che con il suo nuovo modello ha venduto 300.000 unità in pochi minuti.
Effetto Cina sul resto dell’Asia
Il mese scorso siamo passati a una posizione overweight sugli Emergenti, grazie a migliori prospettive di crescita soprattutto nell’area asiatica, inclusa la Cina. Nell’area c’è molta produzione legata all’AI, come i semiconduttori realizzati da TSMC, Samsung e SK Hynix. Pertanto, gli investimenti cinesi in AI stanno avendo un effetto positivo a cascata su altri mercati asiatici, come Corea del Sud e Taiwan, che beneficiano del loro ruolo nella supply chain tecnologica e dei semiconduttori. L’India resta attraente grazie alla crescita strutturale e alle riforme, in particolare nell’IT e nei beni di consumo. I multipli erano relativamente elevati, ma recentemente il mercato azionario ha subito venti contrari a causa dei dazi del 50% imposti dagli Stati Uniti sulle esportazioni, e questo ha contribuito a ridurre le sopravvalutazioni.