Casco obbligatorio sulle piste da sci, l’Italia prima in Europa

di Redazione

Chi si prepara alla settimana bianca in Italia dovrà aggiungere un elemento indispensabile all’attrezzatura: il casco. Dal 1° novembre, o comunque dall’apertura della stagione invernale 2025/26, diventa obbligatorio per tutti gli sciatori e snowboarder indossarlo sulle piste, senza distinzioni di età. L’Italia è così il primo Paese in Europa a introdurre un obbligo generalizzato, che si estende anche a chi pratica slitta.

Chi non rispetterà la norma rischia una multa fino a 150 euro, mentre in caso di recidiva potrà scattare persino il ritiro dello skipass. Un giro di vite che punta a ridurre gli incidenti e a promuovere la sicurezza in montagna, dopo anni in cui l’uso del casco era obbligatorio solo per i minori di 18 anni.

La misura, accolta con favore dalle associazioni degli operatori turistici e dai maestri di sci, riflette una crescente attenzione alla prevenzione degli infortuni sulle piste. Secondo i dati forniti dall’Ufficio prevenzioni infortuni svizzero (Upi), il casco riduce di oltre il 40% il rischio di traumi cranici in caso di caduta o collisione.

Nessun obbligo, invece, nella vicina Svizzera. “Norme più restrittive non servirebbero molto, perché già oggi oltre il 95% degli sciatori indossa un casco”, ha dichiarato alla RTS Lucien Combaz, portavoce dell’Upi. Anche a Zermatt, dove alcune piste sconfinano fino al territorio italiano, non è previsto alcun obbligo, ma gli impianti informano i clienti della nuova regola in vigore oltre confine.

Dal 1 novembre 2025, dunque, chi vorrà godersi le discese innevate italiane dovrà farlo con il casco ben allacciato, non solo per evitare sanzioni, ma per proteggere se stesso e gli altri.

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