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Caro materiali, ripartiti 440 milioni per il terzo trimestre 2024

 
Caro materiali, ripartiti 440 milioni per il terzo trimestre 2024
Ancora una boccata d’ossigeno per le imprese in attesa dei ristori previsti dal governo per fare fronte al caro materiali. Sono stati, infatti, ripartiti altri 440 milioni che consentiranno di fare fronte a 900 istanze di finanziamento. Il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha pubblicato in Gazzetta Ufficiale (n. 161 del 14 luglio 2025) l’avviso relativo al Decreto Direttoriale n. 135 del 12 giugno 2025, che riguarda la ripartizione del Fondo per la Prosecuzione delle Opere Pubbliche (come previsto dall’articolo 26, del Decreto-legge 50/2022).

Il decreto si riferisce alle richieste presentate dalle Stazioni Appaltanti tra il 1° e il 31 ottobre 2024, all’interno della terza finestra temporale del 2024.

Finanziate 900 istanze, escluse 45

Il decreto ammette 900 istanze a finanziamento, per un importo complessivo di 440.637.967,74 euro, su un totale di 945 domande ricevute. Le restanti 45 domande non sono state accolte per diversi motivi, specificati nel decreto:

Domande inviate fuori termine tramite PEC;

Domande relative a contratti già finanziati tramite il Fondo Opere Indifferibili (FOI), per un valore totale di 1.653.410,33 euro;

Domande riferite a CIG di contratti relativi a servizi o forniture, che non rientrano nella categoria degli “appalti pubblici di lavori”;

Domande con importi negativi;

Domande per cui le Stazioni Appaltanti hanno presentato rinuncia espressa.

Liquidazione dei fondi: ordine cronologico e disponibilità

Secondo quanto stabilito dall’articolo 7 del decreto, il Ministero procederà alla liquidazione delle somme tramite successivi decreti di impegno e pagamento, seguendo l’ordine cronologico di presentazione delle domande, fino al limite massimo di spesa previsto dalla legge, solo laddove le risorse siano disponibili.

I prossimi passi: comunicazioni e aggiornamenti

L’articolo 8 prevede, invece, che, entro cinque giorni dalla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, il Ministero comunichi alla Ragioneria Generale dello Stato l’elenco delle domande ammesse, comprensivo dei rispettivi Cup e degli importi richiesti a titolo di compensazione.

Nei cinque giorni successivi, la Ragioneria dovrà aggiornare i finanziamenti relativi ai singoli progetti del Pnrr e del Pnc nei sistemi di monitoraggio.

Infine, entro ulteriori dieci giorni, gli enti locali dovranno aggiornare il quadro economico e il cronoprogramma finanziario (detto anche “piano dei costi”) dei progetti ammessi.
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