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CNA: mercato unico, le nostre proposte alla Commissione europea

 
Procedere a una modifica del modus operandi per rendere la legislazione europea più efficace e a misura di micro, piccole e medie imprese. Completare il Mercato unico per garantire equità, competitività e investimenti adeguati. Rafforzare il modello sociale europeo. Guidare la doppia transizione verde e digitale.

Sono questi i principali messaggi che la CNA ha inviato alla Commissione europea partecipando al processo consultivo che culminerà con la presentazione della Strategia per il Mercato interno a giugno.

Individuando venti aree d’intervento per migliorare e assicurare il funzionamento efficace del Mercato unico, la CNA ha sottolineato la necessità essenziale della concreta realizzazione del principio del “Pensa prima in piccolo” (Think Small First), riprendendo i dieci principi enunciati nello Small Business Act (SBA) che dovranno ispirare ed essere attuati in tutte le future proposte legislative che scaturiranno dalla Strategia.

Sebbene il Mercato Unico europeo offra opportunità di crescita per le mPmi di numerosi settori, queste vengono inficiate da diverse disfunzionalità e incompletezze che vanno affrontate. Ciò anche attraverso la revisione della Strategia per le Pmi del 2020 alla luce del nuovo contesto economico-sociale venutosi a creare in seguito alla pandemia Covid-19 e agli squilibri geopolitici degli ultimi anni.

Alla luce delle trasformazioni del Mercato unico e dei loro riflessi sul modello sociale europeo, commissione europ ha ribadito la necessità di rafforzare politiche e programmi europei mirati a superare gli squilibri sociali, culturali ed economici, favorendo l’equilibrio tra modelli di lavoro tradizionali e nuovi, nonché forme, tempi e modalità di lavoro nuovi. Tutto ciò nel rispetto dei principi di sussidiarietà e proporzionalità, salvaguardando l’autonomia delle parti sociali.

Infine, riconoscendo come le mPmi vedano nella doppia transizione verde e digitale un’importante opportunità di crescita, la CNA ha sottolineato la fondamentale necessità che gli obiettivi e gli strumenti siano pensati e definiti considerando le esigenze delle imprese di minore dimensione. In questo senso, è stata ribadita l’importanza di un adeguato e concreto coinvolgimento delle micro e piccole imprese, evitando l’introduzione di sproporzionati oneri burocratici ed economici e supportandole nell’accesso alle competenze essenziali.

Nel proseguire il proprio impegno di rappresentanza dell’universo delle mPmi associate, la CNA ha preso parte alla delegazione della propria organizzazione ombrello europea, SME United, nel corso dell’audizione con le parti sociali continentali organizzata dalla Commissione sulla futura strategia.

L’incontro ha fornito l’occasione per presentare le priorità delle parti sociali europee in vista dell’iniziativa. Tra tali priorità la necessità di affrontare l’attuale frammentazione e l’inadeguata implementazione delle normative attraverso più coordinamento e più collaborazione tra le autorità, maggiore trasparenza e il rafforzamento di misure d’attuazione.
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