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Bitcoin nuovi record storici a un passo dai $90000, prossimo obiettivo $100 mila?

di Filippo Diodovich, Senior Market Strategist di IG Italia
 
Il mondo crypto è in fermento grazie all’esito delle elezioni presidenziali negli Stati Uniti con il grande successo del repubblicano Donald Trump che ha sbaragliato la sua avversaria, la democratica Kamala Harris, con 312 grandi elettori conquistati contro 226.

Le performance delle crypto

La vittoria di The Donald e del movimento MAGA (Make America Great Again) ha diffuso un sentimento di risk-on sui mercati finanziari e sulle criptovalute che hanno mostrato perfomance straordinarie. Dall’esito del voto il Dogecoin (la crypto tanto promossa dal braccio destro di Trump, Elon Musk) ha mostrato un rialzo del 150%, Ether e Solana del 40% e il Bitcoin del 27% (segnando nuovi record storici sopra il limite degli $89962).

Le ragioni del successo

La frenesia di acquisto, la trading frenzy, sulle criptovalute è legata alle promesse fatte in campagna elettorale da Donald Trump e dai repubblicani (come il nuovo senatore dell’Ohio Bernie Moreno che ha sconfitto uno dei più grandi critici delle cripto ovvero l’ex senatore Sherrod Brown). Trump ha espresso pubblicamente di volere trasformare gli Stati Uniti come la capitale del mondo delle crypto (potremmo dire MACC, Make America Crypto Capital).

La comunità delle valute digitali è molto fiduciosa che il duo Donald Trump/Elon Musk possa portare avanti riforme e cambiamenti significativi nel settore: da una regolamentazione più semplice e chiara a un maggiore supporto finanziario a livello federale alla ricerca per innovare ulteriormente le blockchain, dal ridurre le tasse sui capital gains sulle transazioni in criptovalute all’introduzione di agevolazioni fiscali per gli imprenditori nel comparto delle blockchain. Una vera e propria rivoluzione digitale made in America.

A nostro avviso, come era già successo in passato, esiste una frenesia e un entusiasmo forse un po’ troppo eccessivi. Ricordiamo che l’insediamento di Donald Trump avverrà solamente dal 20 gennaio 2025 e ancora non è ben chiaro quali saranno le priorità del presidente (a nostro avviso guerra in Medio Oriente e dazi con Cina).

Riteniamo che i mercati stiano scontando prima del dovuto le possibili politiche in favore del mondo cripto come era stato promesso in campagna elettorale.

Crediamo, tuttavia, che sia molto difficile che nel breve periodo possano essere implementati tutti quei cambiamenti tanto richiesti dagli utenti delle valute digitali. E come ben sappiamo in politica il dietrofront è sempre dietro l’angolo. Valutiamo, quindi, che il movimento positivo del Bitcoin possa avere una vita breve, forse verso l’obiettivo psicologico di 100 mila dollari, per poi mostrare una correzione significativa.

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