Un secondo tempo supplementare all'azienda Beko per dimostrare di voler puntare davvero sull'Italia, presentando un piano industriale in linea con le prescrizioni della Golden Power perché quello attuale non è accettabile. È questa la conclusione alla quale si è giunti al termine del Tavolo Beko, presieduto dal ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, con il sottosegretario alle crisi di impresa, Fausta Bergamotto, alla presenza dei rappresentanti delle Regioni Marche, Toscana e Lombardia, degli Enti locali, dell'azienda e dei sindacati.
“Prima di chiudere la vicenda applicando i poteri sanzionatori, o addirittura inibitori, previsti dall’esercizio della Golden Power, che abbiamo subito posto in essere, penso sia bene dare un secondo tempo supplementare all’azienda, in quanto il primo non è stato utilizzato come noi tutti auspicavamo. L'azienda presenti un piano industriale assertivo, che preveda investimenti significativi in Italia e un piano produttivo e occupazionale che corrisponda alle prescrizioni introdotte dal governo, sia per quanto riguarda la sovrapposizione con gli altri stabilimenti Whirlpool in Europa, sia con quelli di Beko in Romania”, ha dichiarato il ministro Urso. "Un vero piano industriale che valorizzi i marchi storici italiani, ambizioso sul piano produttivo e occupazionale e sostenibile nel tempo come hanno chiesto tutte le forze sindacali, le Regioni e i Comuni presenti all'incontro", ha aggiunto.
Il confronto tra Ministero, azienda, sindacati e istituzioni locali è quindi aggiornato al mese prossimo, termine entro cui la proprietà dovrà sottoporre al tavolo un nuovo piano industriale.