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Analisi: I mercati di oggi. Commento di ActivTrades - 24/10
di Saverio Berlinzani, analista di ActivTrades

TUTTO RIMANE APERTO
“La seduta di ieri a Wall Street ha registrato guadagni contenuti per i principali indici, in un contesto segnato da una nuova ondata di utili societari. Il Dow Jones ha chiuso in rialzo dello 0,31%, l’S&P 500 dello 0,58% e il Nasdaq dello 0,89%.”
“Tra i singoli titoli, Tesla ha recuperato dopo un avvio incerto, chiudendo a +2,28%. I risultati trimestrali hanno deluso le aspettative, con profitti in calo di oltre un quarto, nonostante le consegne record di veicoli. IBM ha perso lo 0,87%, penalizzata da risultati poco convincenti, mentre T-Mobile ha ceduto il 2,2% a causa di performance inferiori alle attese. Union Pacific ha chiuso in calo dello 0,6% per via di un fatturato deludente, e Blackstone ha perso l’1,2%, nonostante abbia segnalato un aumento degli utili distribuibili.”
“In controtendenza, Honeywell ha guadagnato oltre il 5% grazie a vendite superiori alle stime. Intel, in lieve calo dello 0,6%, pubblicherà i risultati dopo la chiusura odierna.”
“Nel frattempo, si segnala la ripresa dei prezzi del greggio, innescata dalla decisione del presidente Trump di imporre sanzioni ai principali produttori petroliferi russi, Rosneft e Lukoil. Restano aperte le questioni commerciali tra Stati Uniti e Cina, così come il mancato accordo sul bilancio federale e il rischio di shutdown.”
VALUTE
“I mercati valutari restano da settimane bloccati in un trading range, in assenza di fattori scatenanti che possano aumentare la volatilità. Le tensioni globali, i dazi, lo stallo sul bilancio USA e i rapporti con la Russia continuano a pesare sull’andamento dei cambi.”
“La decisione della Fed attesa per la prossima settimana potrebbe generare un aumento della volatilità nel breve termine. L’EUR/USD si mantiene nel range compreso tra 1,1660 e 1,1730, mentre il Cable oscilla tra 1,3250 e 1,3380. L’USD/JPY è l’unico a mostrare forza, salendo a 152,90, sostenuto dal piano fiscale della nuova politica economica del primo ministro giapponese Takaichi.”
“Sugli altri fronti, poche novità. Le valute oceaniche restano deboli, in attesa che la ripresa economica in Cina — principale partner commerciale di Australia e Nuova Zelanda — si consolidi.”
GIAPPONE, SALE L’INFLAZIONE
“A settembre 2025, l’inflazione annuale in Giappone è salita al 2,9%, rispetto al 2,7% registrato ad agosto. L’aumento è stato trainato dal primo rialzo dei prezzi dell’elettricità in tre mesi e dalla ripresa dei costi del gas, dopo la scadenza delle misure governative temporanee varate per compensare il caldo estivo.”
“La crescita dei prezzi ha interessato la maggior parte delle categorie. I prodotti alimentari hanno registrato un aumento del 6,7% su base annua, in rallentamento rispetto al +7,2% di agosto, segnando il rialzo più debole degli ultimi quattro mesi. L’inflazione core si è attestata al 2,9%, in linea con le attese e in aumento rispetto al precedente 2,7%."
PETROLIO
“I prezzi del petrolio sono aumentati del 5% giovedì, dopo che l’amministrazione Trump ha imposto nuove sanzioni a Rosneft e Lukoil, citando lo stallo nei colloqui di pace con l’Ucraina. Gli Stati Uniti hanno inserito le due compagnie nella lista nera, esortando India e Cina a ridurre gli acquisti di greggio russo.”
“Venerdì, i future sul WTI hanno superato i 61 dollari al barile, toccando il massimo delle ultime due settimane e avviandosi verso il miglior guadagno settimanale da giugno. Rosneft e Lukoil rappresentano quasi metà delle esportazioni russe e sono cruciali per il bilancio del Cremlino. Alcuni rapporti indicano che le compagnie petrolifere statali cinesi hanno interrotto gli acquisti via mare, mentre le raffinerie indiane pianificano tagli drastici alle importazioni.”
TURCHIA, SCENDONO I TASSI
“La Banca Centrale di Turchia ha tagliato il tasso repo a una settimana di 100 punti base, portandolo al 39,5% nell’ottobre 2025. Sono stati ridotti anche i tassi sui prestiti overnight, al 42,5%, e sui prestiti ordinari, al 38%.”
“Sebbene la domanda suggerisca pressioni disinflazionistiche, i dati recenti indicano un rallentamento del processo e crescenti rischi legati ai prezzi alimentari. La banca ha ribadito l’impegno a mantenere una politica monetaria restrittiva fino al raggiungimento della stabilità dei prezzi.”
“Nel comunicato, il Comitato ha dichiarato che adeguerà i tassi con cautela, valutando ogni passaggio in base alle dinamiche dell’inflazione, ed è pronto a inasprire ulteriormente la politica se necessario. Il cambio EUR/TRY resta vicino ai massimi storici, in area 49,20.”