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Analisi: I mercati di oggi. Commento di ActivTrades - 05/09
di Saverio Berlinzani - Analista di ActivTrades

OCCHI SUL MERCATO DEL LAVORO USA
Il mercato del lavoro statunitense sta rallentando in modo evidente, come confermato dai dati pubblicati negli ultimi due giorni. Sono emersi segnali di peggioramento dai Jolts, dai Challenger layoffs, dall’ADP e dai sussidi di disoccupazione, tutti inferior alle attese e in deterioramento. Questo contribuisce ad aumentare le probabilità di un possibile taglio dei tassi da parte della Fed, previsto per il 17 settembre.
A ulteriore conferma, i rendimenti del decennale USA sono scesi dal 4,3% di due giorni fa al 4,179% di ieri. Nel frattempo, le borse statunitensi restano solide, anche se da alcune sedute non registrano nuovi massimi. Ieri Wall Street ha oscillato tra piccoli guadagni e perdite, mentre i dati macroeconomici confermavano le attese.
Il settore privato ha creato solo 54.000 posti di lavoro ad agosto, rafforzando i segnali di perdita di slancio. Le richieste iniziali di sussidi di disoccupazione sono salite a 237.000, il livello più alto in quasi due mesi, dopo il rapporto JOLTS di mercoledì, risultato più debole del previsto.
D’altra parte, l’indice PMI dei servizi ISM è salito oltre le attese, raggiungendo il massimo degli ultimi sei mesi. Gli investitori attendono ora i dati chiave sulle buste paga non agricole (Non-Farm Payrolls) previsti per oggi.
Sul fronte settoriale, i beni di consumo discrezionali hanno registrato le migliori performance, mentre materiali e tecnologia hanno chiuso in calo. Amazon (+3,1%) e Meta (+1,6%) hanno ottenuto forti guadagni. Broadcom ha guadagnato lo 0,4% in vista della pubblicazione degli utili trimestrali. Al contrario, Alphabet ha perso l’1,4% e Salesforce è crollata dell’8%, a causa di prospettive aziendali deludenti.
VALUTE
Le valute hanno mostrato pochi scambi e oscillazioni contenute, restando all’interno dei consueti trading range delle ultime settimane. L’EUR/USD si muove tra 1,1560 e 1,1740, con una price action poco volatile e priva di direzionalità. Stessa situazione per il Cable, che oscilla tra 1,3330 e 1,3550 da circa un mese. Anche l’USD/JPY è rimasto tra 146,70 e 149,00 sin da inizio agosto.
Da segnalare che ieri Trump ha annunciato la riduzione dei dazi sull’automotive giapponese, dal 27,5% al 15%, in cambio di investimenti giapponesi negli Stati Uniti per 550 miliardi di dollari.
Tra i cross, l’EUR/JPY resta vicino ai massimi in area 173,40–80, mentre l’EUR/NZD si mantiene a ridosso del doppio massimo di periodo a 2,00. L’USD/CAD è ancora in fase di accumulazione dopo i dati negativi sul PIL canadese, con obiettivi in area 1,3900. Il franco svizzero resta stabile, nonostante l’arrivo della deflazione: i prezzi al consumo sono calati dello 0,1% su base mensile, mentre su base annua l’incremento è stato solo dello 0,7%.
JOBLESS CLAIMS
Le richieste iniziali di sussidi di disoccupazione negli Stati Uniti sono aumentate di 8.000 unità rispetto alla settimana precedente, raggiungendo quota 237.000 nell’ultima settimana di agosto. Si tratta del livello più alto in oltre due mesi, ben al di sopra delle attese di 230.000.
Le richieste continuative sono invece diminuite per la seconda settimana consecutiva, attestandosi a 1.940.000, il livello più basso in cinque mesi e inferiore alle stime di 1.960.000. Nonostante l’arresto del calo delle richieste in corso, il report continua a riflettere un mercato del lavoro in flessione, coerente con la narrativa della Fed secondo cui un deterioramento occupazionale potrebbe giustificare tassi più bassi.
ADP IN CALO
Le imprese private statunitensi hanno creato 54.000 posti di lavoro ad agosto 2025, contro i 106.000 di luglio (dato rivisto al rialzo) e sotto le stime di 65.000. Il settore dei servizi ha generato 42.000 nuovi posti, trainato da tempo libero, ospitalità e attività professionali e commerciali. Si sono invece registrate perdite nei settori commercio, trasporti, servizi pubblici, istruzione, sanità e finanza.
Il settore della produzione di beni ha creato 13.000 posti, grazie all’edilizia, mentre il manifatturiero ha perso 7.000 posti. Secondo la Dott.ssa Nela Richardson, capo economista di ADP, “L’anno è iniziato con una forte crescita dell’occupazione, ma questo slancio è stato ostacolato dall’incertezza. Diversi fattori potrebbero spiegare il rallentamento delle assunzioni, tra cui la carenza di manodopera, il nervosismo dei consumatori e le interruzioni legate all’intelligenza artificiale.”
Gli incrementi salariali sono rimasti stabili: +4,4% annuo per chi ha mantenuto il lavoro e +7,1% per chi lo ha cambiato.
BILANCIA COMMERCIALE USA
Il disavanzo commerciale statunitense si è ampliato bruscamente a 78,3 miliardi di dollari a luglio 2025, il livello più alto in quattro mesi. A giugno il deficit era stato rivisto a 59,1 miliardi, mentre le previsioni indicavano 75,7 miliardi.
Le esportazioni sono aumentate solo dello 0,3%, raggiungendo 280,5 miliardi di dollari, spinte da accessori per computer, aerei civili, camion, autobus e beni governativi. Le importazioni sono balzate del 5,9%, toccando 358,8 miliardi di dollari, trainate da acquisti di computer, apparecchiature per telecomunicazioni, gioielli e mezzi di trasporto.
I maggiori deficit commerciali sono stati registrati con Messico (16,6 miliardi di dollari), Vietnam (16,1 miliardi), Cina (14,7 miliardi) e Taiwan (13,5 miliardi). Gli Stati Uniti hanno inoltre registrato deficit di 8,6 miliardi con l’Unione Europea, 5,5 miliardi con l’India e 5,4 miliardi con il Canada.