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Analisi: I mercati di oggi. Commento di ActivTrades - 04/06

di Saverio Berlinzani, analista di ActivTrade
 
Analisi: I mercati di oggi. Commento di ActivTrades - 04/06
SETTIMANA CRUCIALE

“Ieri Wall Street ha chiuso in territorio positivo, con il Dow Jones in rialzo dello 0,09%, l’S&P 500 dello 0,41% e il Nasdaq dello 0,67%. Il sentiment degli investitori è stato sostenuto da un rapporto JOLTS Openings superiore alle attese, che ha rassicurato sulla solidità del mercato del lavoro statunitense. Le offerte di lavoro sono infatti aumentate inaspettatamente di 191.000 unità, raggiungendo quota 7,391 milioni, segnalando una domanda ancora robusta di lavoratori.”

“Tuttavia, l’ottimismo iniziale è stato parzialmente smorzato dai dati sugli ordini all’industria, che hanno mostrato un calo superiore alle previsioni. All’inizio della sessione sembrava prevalere un atteggiamento di avversione al rischio, complice una nuova revisione al ribasso delle stime di crescita globale da parte dell’OCSE. Gli operatori restano in attesa di sviluppi nelle relazioni commerciali tra Stati Uniti e Cina, con i presidenti Trump e Xi attesi a parlare entro la fine della settimana.”

“I settori energia e tecnologia hanno guidato i guadagni, mentre il comparto immobiliare è rimasto indietro. Tra i titoli a maggiore capitalizzazione, Nvidia ha registrato un incremento di circa il 3% e Tesla di circa il 2%. La settimana si conferma quindi di grande importanza, con l’attenzione rivolta alle decisioni sui tassi da parte della Banca del Canada e della BCE, oltre che ai dati sul mercato del lavoro.”

VALUTE

“Il dollaro ha mostrato un recupero generalizzato, guadagnando terreno contro le principali valute come euro, sterlina e yen, mentre le valute oceaniche sono rimaste pressoché stabili. Ci troviamo ancora in una fase interlocutoria, in cui si auspica un indebolimento del dollaro per favorire un riequilibrio, almeno parziale, della bilancia commerciale.”

“L’euro-dollaro è sceso sotto quota 1,1400, toccando un minimo a 1,1365, livello da cui ha iniziato a risalire questa mattina. I supporti tecnici si trovano a 1,1350 e 1,1320. La sterlina ha seguito un andamento simile, con supporti a 1,3450 e 1,3410. Lo yen ha perso terreno, con il cambio dollaro/yen che ha recuperato quasi 200 pips nella notte, passando da 142,4 a 144,20, con obiettivi che si spingono almeno fino a 144,50. Le valute oceaniche, infine, sono rimaste ancorate in range ristretti: l’AUD/USD si è mosso tra 0,6400 e 0,6530, mentre il NZD/USD tra 0,5950 e 0,6050.”

USA – ORDINI ALL’INDUSTRIA

“I nuovi ordini di beni manifatturieri negli Stati Uniti sono diminuiti del 3,7% su base mensile, attestandosi a 594,6 miliardi di dollari. Si tratta del primo calo in cinque mesi, dopo un aumento del 3,4% registrato a marzo, e peggiore rispetto alle previsioni di un calo del 3%.”

“Il calo è stato trainato principalmente dalla contrazione del 17,1% negli ordini per i mezzi di trasporto, in particolare per i velivoli non destinati alla difesa, che hanno subito un crollo del 51,5%. Le tensioni tariffarie hanno spinto le compagnie aeree a ridurre la domanda di aerei Boeing, che ha ricevuto solo otto ordini. Si sono registrati cali anche negli ordini di metalli primari, in particolare alluminio e metalli non ferrosi, e in quelli per apparecchiature elettriche, elettrodomestici e componenti.”

“In controtendenza, gli ordini sono aumentati per computer ed elettronica, macchinari e prodotti in metallo lavorati. Le spedizioni di beni durevoli sono cresciute dello 0,3%, gli ordini inevasi sono rimasti pressoché invariati e le scorte sono aumentate dello 0,2%.”

PREVISIONI OCSE

“Secondo l’OCSE, l’economia mondiale dovrebbe rallentare, con una crescita prevista al 2,9% sia nel 2025 che nel 2026, in calo rispetto al 3,3% registrato nel 2024. Le cause principali sono legate a prospettive più deboli e a una crescente incertezza globale, dovuta in gran parte ai cambiamenti nelle politiche commerciali statunitensi sotto la presidenza Trump.”

“Il rapporto avverte che l’introduzione di ulteriori barriere commerciali potrebbe compromettere ulteriormente la crescita, ridurre i redditi e rallentare la creazione di posti di lavoro. Gli Stati Uniti dovrebbero crescere solo dell’1,6% quest’anno, rispetto al 3,3% del 2024, a causa dei dazi, della riduzione dell’immigrazione e dei tagli al settore pubblico. Anche Messico e Canada dovrebbero registrare una crescita più lenta, a causa dei loro stretti legami commerciali con gli Stati Uniti.”

“L’OCSE segnala inoltre che l’aumento dei costi legati ai dazi spingerà l’inflazione, anche se in parte compensato dal calo dei prezzi delle materie prime. Mentre l’inflazione si sta attenuando in molti settori, i prezzi dei servizi restano ostinatamente elevati. L’aumento della spesa pubblica, soprattutto nel settore della difesa, dovrà essere gestito con attenzione.”

“Nella notte sono stati pubblicati anche i dati sul PIL australiano, cresciuto dello 0,2% nel primo trimestre del 2025. Si tratta di un rallentamento rispetto allo 0,6% del trimestre precedente e inferiore alle attese dello 0,4%. È comunque il quattordicesimo trimestre consecutivo di espansione, anche se con il ritmo più debole degli ultimi tre.”

UE – INFLAZIONE IN CALO

“L’inflazione dei prezzi al consumo nell’Eurozona è scesa all’1,9% su base annua a maggio 2025, in calo rispetto al 2,2% di aprile e al di sotto delle aspettative di mercato del 2,0%. È la prima volta da settembre 2024 che l’inflazione scende sotto l’obiettivo del 2% fissato dalla BCE, rafforzando le aspettative di un taglio dei tassi di 25 punti base entro la fine della settimana, anche se potrebbe ridurre la probabilità di ulteriori interventi.”

“Un fattore chiave della decelerazione è stato il forte rallentamento dell’inflazione dei servizi, scesa al 3,2% dal 4,0% di aprile, il livello più basso da marzo 2022. I prezzi dell’energia hanno continuato a diminuire, registrando un calo del 3,6% su base annua, mentre l’inflazione dei beni industriali non energetici è rimasta stabile allo 0,6%. In controtendenza, i prezzi di alimentari, alcolici e tabacco sono aumentati del 3,3%, rispetto al 3,0% del mese precedente. L’inflazione core è scesa al 2,3%, il livello più basso da gennaio 2022.”

JOLTS OPENINGS

“I primi dati sul mercato del lavoro statunitense sono stati pubblicati ieri, con i JOLTS Openings in aumento di 191.000 unità, per un totale di 7,391 milioni ad aprile 2025, superando le aspettative di 7,10 milioni.”

“L’aumento delle offerte di lavoro ha interessato i settori dell’estrazione mineraria e legname, il commercio al dettaglio, i trasporti, i servizi pubblici, i servizi professionali e quelli sanitari. Al contrario, si è registrata una diminuzione nei servizi generici e nella pubblica amministrazione. Le assunzioni e i licenziamenti totali sono rimasti pressoché invariati, rispettivamente a 5,6 milioni e 5,3 milioni.”
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