Economia
Affitti: prezzi stabili ad agosto ma +5% su base annua, Milano e Firenze le città più care
di Redazione

Il mercato degli affitti in Italia sembra aver tirato il fiato ad agosto, stabilizzandosi su una media nazionale di 14,9 euro al metro quadro. Un’apparente pausa, rilevata dal report mensile dell’Ufficio Studi di Idealista, che però non cancella la crescita registrata su base annua: rispetto allo scorso anno i canoni sono ancora in aumento del 5%, segno di un trend che continua a pesare sul bilancio delle famiglie. Guardando alle regioni, la fotografia mostra un’Italia a più velocità. Quindici su venti hanno registrato aumenti, con Friuli-Venezia Giulia, Valle d’Aosta e Molise in testa grazie a rimbalzi rispettivamente del 7, del 6 e del 3,5 per cento. In altre aree la crescita è stata più contenuta, come in Veneto e Sicilia dove ci si è fermati attorno all’1%, o in Piemonte e Sardegna, con incrementi inferiori all’1%. Non mancano però i segni meno: il Trentino-Alto Adige guida la lista delle regioni in calo con un -2,1%, seguito da Marche (-1%), Campania (-0,7%), Lombardia (-0,4%) e Lazio (-0,1%). Se si osservano i valori assoluti, la Valle d’Aosta spicca come l’area più cara del Paese con quasi 26 euro al metro quadro, seguita da Lombardia, Toscana e Lazio, tutte sopra i 15 euro. Sul fronte opposto, Molise e Basilicata restano le più accessibili con valori attorno ai 7 euro al metro.
A livello provinciale la mappa si complica ulteriormente. Sono 59 le province in cui i canoni sono cresciuti ad agosto, spesso con aumenti significativi: a Udine, per esempio, l’impennata è stata del 16,3%, mentre Pordenone e Foggia hanno segnato rialzi superiori al 7%. All’estremo opposto, Teramo e Lecco hanno subito i ribassi più pesanti, intorno al 6%, e perfino piazze consolidate come Milano e Roma hanno registrato lievi flessioni, rispettivamente dello 0,5 e dello 0,4%. Quanto ai valori assoluti, sono province come Lucca e Belluno a guidare la classifica, con richieste che superano i 31 euro al metro quadro, seguite da Aosta, Grosseto e Milano. Roma scivola al tredicesimo posto con 17 euro, mentre Napoli si ferma molto più indietro, con 12,6 euro e una ventinovesima posizione che sorprende se confrontata con l’appeal turistico e residenziale della città. In fondo alla classifica troviamo invece Enna, Caltanissetta e Avellino, dove l’affitto resta ancora sotto i 6 euro al metro quadro.
Lo scenario cittadino conferma le stesse dinamiche contrastanti. In 49 capoluoghi i prezzi sono cresciuti rispetto a luglio, mentre in 39 sono scesi e in cinque casi – tra cui Pesaro, Mantova e Bergamo – sono rimasti invariati. Firenze ha guidato i rialzi tra i grandi centri con un +1,7%, seguita da Torino e Bologna. Roma ha fatto segnare appena un +0,1%, mentre Napoli e Milano hanno registrato leggere flessioni. Ben più marcati i movimenti in città come Cagliari (+8,2%) e Bolzano (+7,4%), mentre Macerata e Imperia hanno dovuto fare i conti con cali a due cifre. La classifica delle città più care non cambia sostanzialmente: Milano resta in vetta con una media di 23,3 euro al metro quadro, seguita da Firenze (22,6) e Venezia (21,3). Roma si piazza subito dietro con 18,2 euro, mentre Napoli, con 15,4, è ottava. Sul fronte opposto, Caltanissetta rimane la più economica con appena 4,8 euro al metro quadro, seguita da Reggio Calabria e Vibo Valentia. Idealista, nel suo rapporto, sottolinea che l’indice dei prezzi è elaborato a partire dalle inserzioni pubblicate sulla piattaforma, epurate da valori anomali e offerte fuori mercato. Vengono considerate anche le case unifamiliari, mentre restano escluse le tipologie che non riscuotono interesse da parte degli utenti. A determinare il valore finale è la mediana delle inserzioni valide, un metodo che consente di restituire un quadro realistico dell’andamento dei canoni.