Economia

Ottant’anni di Federmanager, la forza del capitale umano che guida il futuro industriale dell’Italia

di Redazione
 
Ottant’anni di Federmanager, la forza del capitale umano che guida il futuro industriale dell’Italia
Roma ha celebrato oggi gli ottant’anni di Federmanager con un evento all’Auditorium della Conciliazione che ha unito memoria storica, visione industriale e riconoscimento delle eccellenze italiane. Una ricorrenza che non si è limitata al tono celebrativo, ma ha tracciato una prospettiva precisa, quella di un’Italia che continua a costruire il proprio futuro sulla managerialità, sull’innovazione e sul valore del capitale umano.

La mostra tematica inaugurata in occasione dell’assemblea, con la partecipazione di 25 tra le principali imprese italiane, da Eni a Leonardo, da Ferrero a Fincantieri, da Stellantis a Ferrari, ha rappresentato un viaggio attraverso la storia e l’identità industriale del Paese. Un racconto corale che evidenzia come l’eccellenza del made in Italy non sia solo frutto della creatività e della tradizione, ma anche della competenza e della visione dei suoi manager.

Nel messaggio inviato all’assemblea, la presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha definito i dirigenti e i lavoratori “il carburante del sistema produttivo italiano”, sottolineando che “il capitale umano è il patrimonio più prezioso che abbiamo”. La premier ha richiamato la necessità di investire continuamente nelle competenze e nella formazione lungo tutto l’arco della vita, per affrontare un contesto internazionale “altamente competitivo e attraversato da cambiamenti epocali”. Ha poi ricordato gli interventi già avviati dal governo, dal disegno di legge sulle PMI alla nuova Legge di Bilancio 2026, che “si inserisce nel solco della continuità con misure per sostenere occupazione, innovazione e investimenti”. Tra queste, la proroga del credito d’imposta per la ZES Unica, la sterilizzazione di plastic e sugar tax, il rifinanziamento della Nuova Sabatini e la reintroduzione di super e iper ammortamento.

Un riconoscimento profondo del ruolo dei manager italiani è arrivato anche dal sottosegretario alla presidenza del Consiglio con delega al Sud, Luigi Sbarra, che ha definito la manovra economica “molto seria, capace di coniugare sostenibilità dei conti e sostegno a salari, famiglie e imprese”.

L’assemblea nazionale, intitolata “Orizzonti industriali - L’Italia che produce il futuro”, ha rappresentato un’occasione per rilanciare la missione di Federmanager: managerializzare il Paese per renderlo più competitivo. “Chiediamo al Governo un Piano straordinario per managerializzare 20mila PMI nei prossimi dieci anni, con un investimento di 10 miliardi di euro complessivi”, ha dichiarato il presidente Valter Quercioli (nella foto). È necessario raddoppiare il numero di imprese capaci di competere nei mercati globali e trainare l’intero sistema produttivo.

Mario Cardoni, direttore generale di Federmanager, ha ribadito la visione strategica: “Oggi solo il 5% delle imprese italiane mantiene il Paese ai vertici mondiali. Investire per far crescere questo numero al 10% significherebbe una svolta per l’economia nazionale”. Un percorso che, secondo Quercioli, deve passare per “una politica industriale pluriennale, con orizzonti di crescita definiti e la certezza di investimenti stabili”.

Alla cerimonia hanno partecipato numerosi rappresentanti del governo e delle istituzioni, tra cui il ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso, la ministra del Lavoro Marina Calderone, il ministro per i Rapporti con il Parlamento Luca Ciriani, il viceministro dell’Economia Maurizio Leo, il sottosegretario all’Innovazione Alessio Butti e il cardinale Fabio Baggio, direttore generale del Centro di Alta Formazione Borgo Laudato Sì.

Nel documento finale dell’assemblea, Federmanager ha avanzato tre richieste prioritarie al governo: rafforzare previdenza complementare e sanità integrativa con maggiori deduzioni fiscali, introdurre misure fiscali a sostegno del welfare aziendale e restituire ai Fondi interprofessionali di formazione continua le risorse del prelievo forzoso. Sul fronte previdenziale, l’associazione chiede inoltre una “perequazione equa” per i pensionati del management e una “netta separazione contabile tra previdenza e assistenza”.

Ottant’anni dopo la sua fondazione, Federmanager conferma di voler essere un ponte tra impresa e Paese, portavoce della competenza, custode di una cultura manageriale che continua a essere motore di progresso. Perché, come ha ricordato Meloni nel suo messaggio, “senza la laboriosità e l’intraprendenza dei nostri manager, l’Italia non sarebbe la grande Nazione che è: una potenza economica, industriale e culturale, apprezzata e rispettata in tutto il mondo”.
  • Generali -300x600 - Adesso per il tuo futuro
  • Ifis - Siamo il credito per la tua azienda 300x600
  • Ifis - Siamo il credito per la tua azienda 300x600
  • Non è solo luce e gas, è l'energia di casa tua.
  • Villa Mafalda Ottobre Rosa
Rimani sempre aggiornato sulle notizie di tuo interesse iscrivendoti alla nostra Newsletter
Notizie dello stesso argomento
Panetta: “Dalla Firenze del Rinascimento all’euro digitale, la moneta è fiducia collettiva”
29/10/2025
di Redazione
Panetta: “Dalla Firenze del Rinascimento all’euro digitale, la moneta è fiducia collettiva...
Usura, dal MEF 40 milioni in garanzie statali per famiglie e imprese
29/10/2025
di Redazione
Usura, dal MEF 40 milioni in garanzie statali per famiglie e imprese
FS punta sulla rivoluzione digitale, 20 miliardi per l’ERTMS e la mobilità del futuro
29/10/2025
di Redazione
FS punta sulla rivoluzione digitale, 20 miliardi per l’ERTMS e la mobilità del futuro
Carta Dedicata a te, 500 euro per oltre un milione di famiglie italiane
29/10/2025
di Redazione
Carta "Dedicata a te", 500 euro per oltre un milione di famiglie italiane