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14 Associazioni dei Consumatori per il "Patto per la plastica bio e circolare"

14 Associazioni dei Consumatori (Adiconsum, Adoc, Adusbef, Altroconsumo, IConsumatori, Assoutenti, Casa del Consumatore, Cittadinanzattiva, Codacons, Codici, Confconsumatori, Lega Consumatori, Movimento Difesa del Cittadino, Udicon), aderenti al Consiglio Nazionale dei Consumatori e degli Utenti, si sono incontrate al Gazometro di Roma per sottoscrivere il “Patto per la plastica bio e circolare”, manifesto condiviso per rafforzare i principi e gli impegni per un uso più responsabile, sostenibile e trasparente delle plastiche.
Il documento evidenzia opportunità e vantaggi dell’utilizzo di plastiche per imballaggi da materie prime rinnovabili e circolari, che possano contribuire a ridurre le emissioni di CO2, e l’importanza dell’eco-design per ridurre i materiali degli imballaggi e favorirne la separabilità per il corretto riciclo. Viene anche evidenziata la centralità della filiera produttiva delle plastiche nello sviluppo di imballaggi funzionali a preservare la conservazione degli alimenti, per contribuire a contenerne gli sprechi, oltre che l’invito a utilizzare etichette chiare, trasparenti, con informazioni verificabili e accessibili a tutti. Il Patto ribadisce anche il ruolo del consumatore quale attore consapevole e responsabile nelle fasi di acquisto, di consumo e di smaltimento dell’imballaggio. Fondamentale, infine, promuovere iniziative di collaborazione tra tutti gli stakeholder – associazioni dei consumatori, enti di ricerca, istituzioni e aziende – per valorizzare comportamenti virtuosi e stimolare la co-progettazione di esperienze positive, con al centro le esigenze del consumatore finale.
Il Patto è il risultato di un percorso di condivisione tra le Associazioni dei Consumatori, anche grazie alla piattaforma di dialogo messa a disposizione da Versalis, società chimica di Eni.
“La sottoscrizione del Patto per la plastica bio e circolare rappresenta un passo concreto verso un consumo più responsabile. La normativa europea contro le indicazioni ambientali ingannevoli è un fondamento imprescindibile, ma non basta: occorre ricostruire la fiducia dei consumatori, spesso minata da pratiche di greenwashing e da claim “sostenibili” che si rivelano solo slogan”. Lo afferma il presidente di Assoutenti, Gabriele Melluso.
“Chiediamo etichette chiare, standardizzate e facilmente comprensibili, e continuiamo a promuovere progetti che uniscono regole e azioni locali, come la nostra esperienza bioplastica di comunità realizzata con Anci e Biorepack – prosegue Melluso – Questo impegno troverà un momento di confronto nazionale durante Expo Consumatori 2025 dove porteremo le migliori pratiche per trasformare le buone abitudini in vere attitudini e accelerare la transizione ecologica”.